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NON C’E’ DISTACCO SENZA AMORE

Il distacco è l’arte della padronanza delle proprie emozioni al fine di vivere la realtà e le relazioni per ciò che davvero sono, scevre delle nostre personali proiezioni su di esse.
La mente inferiore ci fa pensare che se ci distraiamo dai nostri problemi non li risolveremo.
La verità è esattamente il contrario: più diamo energia a ciò che ci crea sofferenza e preoccupazione più ci disconnettiamo dal flusso creativo della Vita, in cui si trovano tutte le soluzioni che cerchiamo.
Imparare l’arte del DISTACCO è dunque fondamentale per uscire dall’ansia, dall’attaccamento ai risultati e dall’opinione degli altri.
“La virtù più alta non si cura della propria virtù e perciò è virtù.
La virtù inferiore non perde mai di vista la propria virtù e perciò non è vera virtù”
– Lao-Tzu, Tao Te King

Si potrebbe credere che rimanere centrati all’interno delle sfide della vita significhi non provare emozioni, rimanere ‘freddi’, impassibili. E invece è proprio il contrario: il distacco vero implica la capacità di sentire e vivere pienamente ciò che ci crea difficoltà, la capacità di passarci attraverso. Solo allora saremo in grado di lasciarci alle spalle ciò che inizialmente ci disturbava. Com’è possibile ciò? Perchè il distacco non è dalle azioni, dalle emozioni o dalle esperienze di vita, ma dall’attaccamento ad essi.

Il distacco, a differenza di quanto comunemente si pensa, porta a vivere intensamente ogni attimo di vita, ad assaporare ogni esperienza, in quanto,  liberi dall’attaccamento al risultato, si può fluire nel processo e goderne in pieno senza restare travolti dalle proprie emozioni.

DISTACCO NON E’ INDIFFERENZA

Distacco significa mantenere la centratura di fronte a situazioni che sollecitano le nostre emozioni, non entrare in una modalità reattiva. E’ quella qualità che ci consente di sviluppare un‘immunità al veleno nel bel mezzo dell’inferno.
Per riuscire a fare ciò la meditazione insegna a dimorare nell’Osservatore, in Colui che è, nel Testimone, che è il tuo Sè più grande, l’autentica essenza di te stesso.
Ma cosa significa osservare?
 L’essenza dell’osservare è sì il distacco. Ma distacco significa distacco dal gioco dualistico, che giudica e divide tutte le cose in buone e cattive, giuste e sbagliate, per ritornare a Casa, a quella Sorgente di Vita Una che altro non è che Amore.

Nel centro del nostro cuore dunque risiedono tutte le risposte e le soluzioni, e nell’amore giace la forza in grado di vincere ogni sofferenza, che sempre scaturisce dal credere di essere separati .

“Quando vedo gli altri così  come sono realmente, senza prendere nulla in modo personale, non posso più soffrire per ciò che dicono o fanno”

– Don Miguel Ruiz, I quattro accordi

Distacco significa tornare all’Uno, prendere congedo dalle credenze, dalle opinioni, dai giudizi su noi stessi, sugli altri, sulle situazioni della vita, lasciarli andare con compassione, e tornare a risplendere dal centro del cuore.

VIVERE SENZA SFORZO

Quando si impara il distacco ci si arrende alla Vita e si incomincia a sentirla come un flusso continuo e benefico che attraverso di noi si esprime: fluire a ritmo con la Vita ci porta a vivere senza sforzo, facilmente, con una sensazione costante di essere guidati. Quando invece si manca di distacco e ci si attacca al proprio piccolo io, alla propria limitata volontà, alle proprie convinzioni, allora la vita può mostrarsi come una costante lotta, un’esperienza piena di ostacoli e difficoltà o addirittura come un nemico da combattere.

“Tutto è Grazia, se sai accogliere. E allora, alla ripresa della settimana respiro profondamente e mi metto in ascolto: la vita ha da offrirmi ciò che mi serve. A me di essere attento ai passaggi dello Spirito”.  – Fra Giorgio Donati

Franca Soavi

corsi di meditazione, distacco, non attaccamento

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